***Dopo il giro del mondo dei Natali fatto QUI, oggi proseguiamo la BlogNovena con una amica blogger italiana ma che vive ormai da tanti anni negli States. Sto parlando di Moky, che ci scrive del Natale (molto simpatico), che si trascorre a Sierra Vista, la città dove vive, in ARIZONA. Sarà lei che, nei commenti, risponderà a tutte le vostre domande e soddisferà tutte le curiosità che avrete in merito al post qui sotto.
Per chi gradisse, può leggere questo post anche in lingua originale, che segue quella in lingua italiana. Un abbraccio a tutti voi.***
E' difficile pensare al Natale e non pensare alla famiglia... genitori, nonni, fratelli, sorelle, nipoti, zii... pranzi e cene luculliane che durano ore, dove tra un boccone e l'altro si chiacchiera, dove i ricordi scorrono come i vari vini che vengono stappati... il panettone o il pandoro che concludono la parte mangereccia, mentre quella sociale continua finche' qualche bambino comincia a piangere...Beh, per gli ultimi 15, e con questo 16, Natali, questi per me non sono altro che ricordi, o forse sogni. Si perchè quando ti trovi a vivere a distanze galattiche dalla tua famiglia d'origine, e quella "acquisita" via matrimonio è comunque lontana (perchè questo è il paese dove quando un ragazzo "esce di casa", lo fa sul serio, mettendo centinaia se non migliaia di km tra lui/lei e mammà),beh, il Natale diventa una festa da costruire, dove viene messa in moto la tua creatività e si finisce per mescolare vecchie tradizioni e crearne nuove.Sono stata fortunata ad aver vissuto in 3 aree degli Stati Uniti completamente diverse l'una dall'altra, ma devo dire che le differenze geografiche comportano ben poche differenze nelle tradizioni celebrate, essendo questa una nazione "giovane", dalle mille sfaccettature etniche, dove tutte le tradizioni servono per creare il filo conduttore nello sviluppo omogeneo di questo paese. Gli Stati Uniti sono una nazione "omogeneizzata", i negozi e ristoranti che trovi nel New York State, li trovi in California, in Alabama, in Texas, in Hawaii... e cosi anche il Natale su una coast è ben poco diverso da quello celebrato sull'altra. In Arizona, il "bianco Natale" è solo un modo di dire, e anche se la neve arriva qui a Sierra Vista (visto che siamo a 1500mt. di altezza), il solo effetto notabile è di trasformare le Huachuca Mountains in tanti pandori giganti.
Com'è il Natale in Sierra Vista, Arizona?
Allora, a parte le differenze climatiche, non molto dissimile dagli altri Natali che ho trascorso in America, i segnali della festa che vedevo in California o in New Jersey, sono gli stessi anche qui: ne faccio un elenco, a caso, così come mi vengono in mente:* Decorazione di albero e casa fatta il weekend dopo il Thanksgiving, con gli "stockings", i calzettoni giganti appesi sul camino... * Cerimonia di accensione delle luci dell'albero della città (credo che venga fatta un po' dapertutto) con arrivo di Santa Claus (di solito ce la perdiamo perchè la memoria non funziona come dovrebbe...)* Foto di rito dei bambini con Santa in una delle varie Mall: per ottenerla, è necessario sopravvivere a lunghe code e ai vari strilli dei bambini che non capiscono come mai questo Santa ha un alito all'aglio...* Maratona di film natalizi, immancabile apuntamento di tutti gli anni cui gli americani sono affezionatissimi, tra cui : "It's a wonderful life" ("La vita e' meravigliosa") del 1946, diretto da Frank Capra, con James Stewart come protagonista; "A Christmas Story" ("Una storia di Natale") del 1983, diretto da Bob Clark; poi i sempre classici "A Charlie Brown Christmas", "Dr. Seuss: how the Grinch stole Christmas", cartone animato tratto dal famosissimo (in America) libro per bambini dallo stesso titolo... Questa è una "tradizione" che cerchiamo di seguire, i film comunque valgono tutti la pena.* Cosi come in TV, anche alla radio è impossibile farsi scappare che il Natale si avvicina: le canzoni natalizie sono su praticamente tutti i canali fm radio, mischiate con i programmi normali per tutto il mese di dicembre, ma totalmente il 24 e il 25... Io non credo che in Italia abbia mai sentito cosi tante canzoni a tema natalizio nei 27 Natali che ho vissuto li' come in una settimana qui negli US!!!* Giro per il "neighborhood", il quartiere, per osservare le varie luminarie delle case, che spesso sono sfarzosissime, roba da chiedersi "come fanno a pagare la bolletta elettrica"? Noi siamo sempre piuttosto modesti, paragonati ad altri vicini!* Tacchino ripieno (ancora!?) o prosciuttone (ham), quest'ultimo con la glassa dolce, per il pranzo di Natale (non per noi, ovvio) è un po' una ripetizione dell'ingrasso appena sopravvisstuto per il Thanksgiving per il resto del cibo...* Se sei di origine italiana, cena il 24 a base di pesce... mi chiedono sempre se preparo i 7 pesci.... non saprei bene a che tradizione italiana sia ispirata (non quella di "casa mia" a Milano), ma di certo NON la seguiamo (specialmente ora che siamo vegetariani!!)
.....E' vero, non avremo più Natali innevati, come in New Jersey (dove un paio di volte, siamo anche rimasti bloccati in casa per alcuni giorni...), ma so già come si svolgerà il Natale in casa nostra (dopotutto, ci sono voluti 15 anni di vita insieme per creare "tradizioni" nuove... o quasi!): i bambini si sveglieranno prima dell'alba e si catapulteranno in sala per vedere cosa ha portato Santa Claus, e dopo una veloce suddivisione (questo è mio, questo è tuo), inizieranno il tormentone nel tentativo di svegliare Mommy e Daddy, che non ne vogliono sapere di alzarsi alle 4:30 (soprattutto perchè, dopo la messa delle 19 e dopo aver cenato velocemente, spedito i pargoli a letto alle 21, sono andati a letto dopo mezzanotte per impacchettare/mettere insieme tutti i vari rottami... giochi....): è imperativo farli alzare perchè è proibito aprire i regali senza la presenza dei genitori, quindi lo sforzo per buttarci giù dal letto è ammirevole.... Quando finalmente i poveri vecchierelli decidono che se non si alzano, potrebbero commettere infanticidio, il casino comincia, e chi ha figli sa di cosa parlo.... con i vari "Rudolph the red nose reindeer" e "Jingle Bells rock" come sottofondo, quei pacchetti preparati la notte prima, vengono fatti a pezzi... per la gioia dei gatti che pensano che i vari brandelli di carta siano per loro.
Dopo i vari "ooh.... aaah" di rito, è necessario fare una pausa per rifocillarsi: Daddy è il responsabile della colazione, che per Natale consiste dei fantastici cinnamon buns, fatti in casa (delle specie di girelle alla cannella coperte di una leggera glassa allo zucchero... aaaah! La goduria!) e cioccolata calda (ricordatevi, la cioccolata calda in America è liquida, non densa come in Italia: i miei parenti quando sono venuti in Italia per il nostro matrimonio e hanno ordinato una cioccolata calda, si sono lamentati perche' non si aspettavano "fudge in a cup"... paese che vai...).Dopo la colazione, i bambini tornano a contemplare/usare i regali nuovi, mentre Mommy e Daddy tornano a dormire per un altro paio d'ore.... finchè è ora di alzarsi e cominciare a spentolare per il pranzo di Natale. Solitamente Mommy e Daddy se ne fregano del fatto che i 3 pargoli non mangiano che 4 cose, sempre le stesse, quindi hanno gia elaborato un loro personale menù molto creativo, strettamente vegatariano, mentre i bambini mangeranno i vari paninetti o gli avanzi del giorno prima... Dopo il pranzo, telefonatine skype e non di rito a parenti vari, altro pisolino, giochi di società in famiglia.... cena leggera... da notare che non ci siamo tolti il pigiama tutto il giorno, e questo per me è forse il vantaggio più grosso di essere isolati: niente obblighi, niente doveri, solo una giornata spesa tra di noi, in tranquillità. Certo, sarebbe bello se potessi avere i miei, le mie sorelle con noi a Natale, ma essendo fisicamente impossibile, un Natale tranquillo è un'alternativa che mi soddisfa.
Christmas in Arizona: yearning and new traditions.
It's hard to think of Christmas and not think of family... parents, grandparents, brothers, sisters, nephews, nieces, uncles and aunts... sumptuous dinners, where between one bite and another, we enjoy chatting and where memories flow simply like the wines just uncorked... panettone or pandoro close the "eating" part of the dinner, while the social one keeps on going until one of the kids start crying...
Well, for the last 15, and with this one 16, Christmases, these for me are only memories, possibly dreams. Yes, because when you find yourself living at galactic distances from your family of origin, and the one you acquired via marriage is very far anyway (in this country, when a kid "leaves home", he/she's serious about it, putting hundreds if not thousands of miles between him/herself and his/her own Mommy...), Christmas becomes a holiday to invent, your creativity gets working, and you'll end up mixing old traditions and creating new ones.
I was lucky enough to live in 3 areas of the United States, very different from each other, but I must say that the obvious geographical differences carry very few if no differences in the holiday traditions and how they are celebrated. This is a "young" country, with thousands of ethnic facets, where every tradition is desperately needed to create a guiding thread in the homogeneous development of the nation. The United States is a "homogenized" country, stores and restaurants one finds in New York State are found in California, Alabama, Texas, in Hawaii... and for this same reason, Christmas on one coast is not much different than one on the other.
"White Christmas" in Arizona is only a song or an idiom, and even though the snow will fall in Sierra Vista (as it is at 4600ft/1500mt of altitude), the main notable effect will be to transform the Huachuca Mountains in many gigantic pandori. That’s it. How is Christmas in Sierra Vista, Arizona, then? Well, besides the obvious climatic peculiarity, not unlike any other Christmas I spent in America, the signs of the holiday I used to see in California or in New Jersey, are here as well. Here's a random list of "American" traditions, as they come to my mind as I write:
* The weekend following Thanksgiving, homes are decorated for Christmas (indoor and outdoor), including the "famous" stockings hung by the chimney...
* City Tree Lighting Ceremony, I think every town has one, with the arrival of Santa Claus (which we normally miss, since my memory is getting faultier every year...)
* Ritual photo of the kids with Santa in whatever mall you prefer: to obtain it, it is necessary to survive long lines and the various screeches of the kids who cannot understand why Santa's breath stinks of garlic...
* Christmas movies marathon on TV, inevitable yearly date the Americans love to keep with movies like: "It's a wonderful life" with Jimmy Stewart, "A Christmas story" directed by Bob Clark, and the classic animated "A Charlie Brown Christmas" and "How the Grinch stole Christmas". This tradition we try to follow, those films are worth watching anyway.
* Just like the TV, it's impossible to miss the coming of Christmas on the local radio stations: Christmas songs are part of the regular programming, mixed with "normal" music, for the entire month of December, but on the 24th and 25th they'll take over the entire programs... I believe I can hear more songs about Christmas in 2 days in the States than I've heard in 27 Christmases in Italy!
* Tour of the neighborhood to observe and comment on the outdoor lights and decorations, some of which are way over the top, so much so that one wonders how they can afford the electric bill at the end of the month!! In comparison, we are very modest.
* Stuffed turkey (again!?) or glazed ham, for Christmas dinner (not for us, though...) and all in all a full blown repetition of the fattening events of Thanksgiving
* Apparently, if your background is Italian, Christmas Eve's dinner is a fish based one.... I am always asked if I too prepare the "seven fish dishes"... I have no clue to which Italian tradition this is inspired to (definitely it never happened in my home in Milano), but we do not follow this one, since we're vegetarian!!
...
So, we'll never have a real snowed out Christmas here like in New Jersey, (where a couple of time we got "stranded" at home for a few days), but I can be quite certain of what kind of Christmas we’ll have at our home (after all, it took us 15 years to create new or semi-new traditions!):
the kids will wake up way before the crack of dawn and will catapult themselves into the living room to check if and what Santa brought and, after a quick division of the presents (mine, yours, mine...), they will start tormenting Mommy and Daddy, who have no desire to get out of bed at 4:30 (mostly because, after attending the 7pm Mass, after a very quick dinner, having sent the kids to bed by 9pm, they went to bed past their own bedtime, to finish wrapping and putting together all that crap... toys...): it is imperative to get their butts off bed, because the kids cannot open any present without both parents witnessing the event.... the kids have become quite crafty and inventive in their ways to get us up!
When, at last, the 2 old bags decide they have to get up in order not to commit murder, chaos begins, and who has children knows what I'm talking about... with "Rudolph the red nose reindeer" and "Jingle bells rock" as a soundtrack, those packages so lovingly put together the night before, are ripped into shreds.... while the cats go wild, believing those shreds are theirs to play with! After the ritual "ooh's" and "aaah's", it's necessary to take a break for some needed refreshment: Daddy is responsible for breakfast, which at Christmas consists of wonderful homemade cinnamon buns and hot cocoa, the "American kind", which is very liquid-y, not at all thick and dense the way we like it in Italy (at our wedding in Italy, some of my American relatives ordered "cioccolata calda" and were totally disappointed when something that looked like "hot fudge in a cup" was served to them... when in Rome....)
After breakfast, the kids go back to their new toys, while Mom and Dad go back to their bed, for a couple of hours nap... until it's time to get up again to start cooking and preparing Christmas dinner. As usual, Mom and Dad couldn't care less about the fact that their 3 kids only eat 3 things, and always the same, so they elaborate a very creative menu, strictly vegetarian. The kids will feast on fresh bread and on leftovers anyway! After the "banquet", a few skype calls to family and friends all over the world, another nap, then board games for the family, light dinner... all the while, we have kept our jammies on, and to me this is one of the biggest advantages of being so isolated from the rest of the family: no duties, no obligations, just a day spent with each other in peace and tranquillity. Sure, it would be great to have my parents, my sisters and everybody with us for Christmas, but being physically impossible, a quiet Christmas is a satisfying alternative.
Domani, nel nostro viaggio tra i Natali che vivono altri blogger in giro per il mondo, torneremo in europa, avremo con noi un amico blogger che ci parlerà del Natale da ... beh, questo lo scoprirete domani, se vi va ... come al solito non aggiungo altro ... (domani ) 19 dicembre ore 22:00 ...