mercoledì 31 dicembre 2008

Il Cartellone Degli Auguri (2008)



Come già accaduto lo scorso anno, come si legge dal titolo, questo post è dedicato agli auguri, non solo i miei,ma di tutti voi...
Scrivete il vostro augurio e poi al più presto lo vedrete editato dentro questo post, come abbiamo fatto anche QUI.


A tutti voi che leggete,
auguro un buon 2009,
che sia foriero di un bel po' di cose che desiderate.




Ora, qualora lo vogliate, tocca a voi ...


Glittervictim
Buon Anno Andrea,
ti auguro tanta gioia e felicità per il 2009 e oltre.


Kiz GV


Baol
Come ho già scritto da qualche altra parte...
Buon Anno e che nel 2009 ogni giorno sia bello e felice
da far sfigurare il precedente!

Auguri AndreA


Elys
Auguri di buon anno Andrea!!
Che sia un anno pieno di gioie e desideri realizzati!
Un abbraccio!



Mitì
Auguri di cuore! :-*


Xpx
Buon anno Andrea ;-)


Maria
Auguri Andrea!!
Che il 2009 sia il miglior anno della tua vita!

Un abbraccio.


La Bislacca
Che questo sia l'anno di un grande desiderio che si realizza.
Più le mie SSS (salute, soldi, sesso).
Qualora lo vogliate tu, il Padreterno e Bonolis. :p
Un abbraccio. :-)



Elisa
Ti auguro semplicemente
che sia migliore del 2008
e peggiore del 2010!
Auguri, buon 2009!


The Tramp
TANTI AUGURI DI BUON ANNO:
TI AUGURO UN 2009 PIENO DI FELICITA'!
( E DI POST, NATURALMENTE...)



Gunther
tanti auguri 2009


Desaparecida
mio caro andrea che quest'anno sia per te un sorriso intero!
Un abbraccio :)


Marina
Un felice 2009 ricco di belle emozioni a tutti.


Aglaia
Auguri Andrea,
che il nuovo anno ci porti per amici,tante persone belle come te!!
un abbraccio e auguri!:-))))



Anna Righeblu
Auguri per un sereno 2009!



Federica
auguri AndreA!!



Suysan
Mille auguri a tutti per un 2009 magico!!!



Giovanna
auguri per un 2009 felice e sereno... e chiaccherone


Irene
Ti auguro tante tante Chiacchiere...
e naturalemente quello che il tuo cuore racchiude
come desiderio profondo,
quel desiderio che teniamo nell'angolino più nascosto.
ciao ciao



Sisifo
Che nel cammino del 2009
possiate incontrare un pizzico di fortuna,
un sacco di salute,
l'amore che vi accompagna
e tanta tanta serenità quotidiana condita con un pò di buon umore.
Ciao Andrea a presto
Un brindisi a tutti
Sisifo



Mirtilla
augurissimi andrea,
per un 2009 ricco di sorprese,ma solo belle!!!



Sara
Auguri per tante di quelle chiacchiere da non poterne più!!!

:-) :-)

Ti auguro di stare bene nell'anno che verrà...



Piggio
Buon anno di nuovo!



Ross
Io non vi auguro un 2009 strabordante di felicità,
soldi, amore, meraviglie, risate o fortuna.
Nè un 2009 esagerato, fantasmagorico, superlativo.

Auguro a tutti un 2009 normale. Decente. Di impegno.
Da costruire insieme e rendere migliore a piccoli pezzi,
giorno dopo giorno, con coraggio e costanza.

Di questi tempi, a me sembrerebbe già un anno bellissimo così.



Gabry
buon anno di cuore...


Criss
Un Buon Anno!



Moky
.... and a Happy New Year from me!!



lunedì 29 dicembre 2008

Riusciranno I Nostri Eroi ...




Prima che finisca questo 2008, vi propongo una cosa (credo) simpatica...
Facciamo così, bisogna scrivere un proposito per l'anno che sta per iniziare; insomma una meta da raggiungere, in modo da avere un promemoria e vedere poi, magari tra un anno, se si è riusciti nell'intento oppure no....

Badate bene, bisogna indicare SOLAMENTE un traguardo, una meta, un proposito e che sia qualcosa che dipenda unicamente dalle vostre forze e non qualcosa che dipenda da fattori esterni (insomma, smettere di fumare, piuttosto che vincere al lotto!!!!).

Qualora lo vogliate...esprimetevi nei commenti.



Vi ricordo che fino al 30 dicembre 2008 (domani), potete votare, nei commenti di QUESTO post il miglior post del mese di Novembre 2008 ( il mese scorso).


domenica 28 dicembre 2008

Premio Fantasia



Ultimo premio e ultimo MEME per questo 2008, si tratta, come si legge anche dal titolo di questo post del PREMIO FANTASIA, che qualche settimana fa mi è stato assegnato dall'amica blogger DANIELA; nel suo blog è facile perdersi alla sola vista dei docli e dei piatti squisiti che di volta in volta propone ...

Il regolamento di questo MEME-PREMIO è molto semplice, bisogna indicare DUE amici-blogger che si distinguono per le loro qualità fantasiose.

Gli amici amici a cui inoltro donare questo premio sono:


Mirtilla


e

Baol



Vi ricordo che fino al 30 dicembre 2008 (dopodomani), potete votare, nei commenti di QUESTO post il miglior post del mese di Novembre 2008 ( il mese scorso).



sabato 27 dicembre 2008

Deep Freeze



Poteva mancare il gioco Natalizio con Babbo Natale??
Eccolo ...

ISTRUZIONES
Una bellissima rivisitazione natalizia del mitico gioco arcade SnowBros, con protagonista Babbo Natale.
Come nello Snow Bros originale, il vostro compito sarà quello di superare i numerosi livelli del gioco, rinchiudendo i nemici presenti in ogni quadro all'interno di blocchi di ghiaccio, per poi eliminarli.
Con la vostra pistola sparaghiaccio, sparate dunque contro i nemici fino a rinchiuderli completamente dentro il ghiaccio, e a quel punto gettatevi addosso all'iceberg per eliminarlo e ottenere punti preziosi.
Per giocare, usate le FRECCE direzionali per muovervi e saltare, e la SPACEBAR per sparare.
Per giocare clicca QUI


mercoledì 24 dicembre 2008

Da Parte Mia (2008)



Buon Natale ...

Buon Natale a tutti i lettori di questo blog, Buon Natale a tutti quelli che passano qui per la prima volta, Buon Natale a tutti quelli che ancora non hanno ancora fatto un salto in queste pagine, Buon Natale a tutti quelli che già nei giorni scorsi hanno scritto i loro auguri ed ai quali ancora non ho risposto ... insomma auguro un Sereno Natale a TUTTI VOI!

martedì 23 dicembre 2008

Capiterà Di Certo



Si conclude oggi questa BlogNovena2008...
Ringrazio ancora una volta tutti coloro che hanno aderito e hanno proposto un loro post. Cocludiamo con un altro brano di Bruno Ferrero, poi capirete il perchè della foto qui sopra ...


LA STORIA DEL TRONCHETTO
di BRUNO FERRERO editrice ELLEDICI



Ogni sera, quando il padre di Nellina rientrava dal bosco, scuoteva la neve dagli stivali e brontolava: “Oh, là là! Che caldo fa, qui! Sembra un forno! Guarda, Nellina, i vetri delle finestre sono tutti appannati! E poi, sempre questo odore di dolci e creme bruciacchiate! Toh, guarda tua madre, coperta di farina dalla testa ai piedi! Che idea che ho avuto di sposare una fornaia!”.
Naturalmente la mamma di Nellina non era contenta. I suoi occhi brillavano di collera. Gridava: “Che cosa? Dolci bruciacchiati? lo? I miei panettoni farciti sono i migliori dei mondo! E poi io faccio delle cose con le mie mani. Tu, grand'uomo, non fai che demolire dei poveri alberi che non t'hanno fatto niente. Guardalo, Nellina, tutto coperto di segatura dalla testa ai piedi!”. Nellina ne aveva abbastanza di questi litigi. Si arrotolava le trecce bionde forte forte intorno alle orecchie e non sentiva più niente. Ma il papà continuava a gridare: “Questa sedia è tutta appiccicosa. È ancora la tua crema!”. E la mamma urlava: “Crema? ma quale crema: è la resina dei tuoi maledetti alberi. La spiaccichi dappertutto!”. Quella sera, Nellina piangeva nel suo lettino. Amava tanto il papà e la mamma. Ma ora esageravano. Due giorni dopo era Natale e loro non facevano nessuno sforzo per andare d'accordo e passare una bella festa insieme. Il papà si era rifiutato di ridipingere l'insegna della pasticceria. La mamma non aveva voluto rammendare il gilet dei marito. I grossi lacrimoni di Nellina bagnavano la sua bambola preferita. Il giorno dopo Nellina raccontò tutto al cugino Gianni. “Non serve a niente piangere” le disse Gianni. “Devi fare qualcosa. I tuoi genitori ti vogliono bene. Prepara tu la festa. Fabbrica un regalino, addobba la casa e Natale sarà una festa fantastica!”. Nellina tornò a casa di corsa. Aprì le finestre, spazzò fuori farina e segatura. Pulì e lucidò. Decorò la casa con rametti di agrifoglio e carta crespa, aggiustò il gilet del papà e stirò il nastro che la mamma si annodava nei capelli. Poi si disse: “E adesso preparo una bella sorpresa! Almeno a Natale non litigheranno”. E mentre mamma e papà erano al lavoro, Nellina preparò la sua sorpresa, ridendo da sola. Quando il padre rientrò, non riuscì a trattenere un fischio di sorpresa: “Oh, là, là! Che bella casa! E il mio gilet riparato per Natale”. La madre a sua volta: “La casa addobbata e il mio nastro lavato e stirato. Che meraviglia!”. Il giorno di Natale, andarono a Messa tutti insieme e poi tornarono per il pranzo. Al momento del dolce, Nellina portò la sua sorpresa. Mamma e papà aggrottarono le sopracciglia. La mamma domandò: “Che cos'è? Sembra un tronco d'albero, con la corteccia scura e un po' di neve. È disgustoso!”. Il papà annusò e disse: “Sa di biscotti, cioccolato e zucchero in polvere. È disgustoso!” Poi, tutto d'un colpo, la mamma scoppiò a ridere e disse: “È un dolce, è per me. Grazie Nellina!” Il papà scoppiò a ridere anche lui: “È un tronchetto d'albero, è per me. Grazie Nellina!” Nellina, felice, gridò: “È per tutti e tre. E lasciatene un po' anche per me!”.

Insomma ... basta poco no?

mancano due giorni a Natale

lunedì 22 dicembre 2008

Un Altra Piega



Cambia "direzione", (causa imprevisti), questa BlogNovena2008, ma spero per questo che sia comunque di vostro gradimento...
Alla ricerca di aspetti particolari del Natale, oggi, vi propongo un brano di Bruno Ferrero [ prendiamolo come ospite... ;-) ]

I REGALI NELLO SGABUZZINO
di BRUNO FERRERO editrice ELLEDICI

Il postino suonò due volte. Mancavano cinque giorni a Natale. Aveva fra le braccia un grosso pacco avvolto in carta preziosamente disegnata e legato con nastri dorati. “Avanti”, disse una voce dall'interno. Il postino entrò. Era una casa malandata: si trovò in una stanza piena d'ombre e di polvere. Seduto in una poltrona c'era un vecchio. “Guardi che stupendo pacco di Natale!” disse allegramente il postino. “Grazie. Lo metta pure per terra”, disse il vecchio con la voce più triste che mai. “Non c'è amore dentro”. Il postino rimase imbambolato con il grosso pacco in mano. Sentiva benissimo che il pacco era pieno di cose buone e quel vecchio non aveva certo l'aria di spassarsela male. Allora, perché era così triste? “Ma, signore, non dovrebbe fare un po' di festa a questo magnifico regalo?”. “Non posso... Non posso proprio”, disse il vecchio con le lacrime agli occhi. E raccontò al postino la storia della figlia che si era sposata nella città vicina ed era diventata ricca. Tutti gli anni gli mandava un pacco, per Natale, con un bigliettino: “Da tua figlia Luisa e marito”. Mai un augurio personale, una visita, un invito: “Vieni a passare il Natale con noi”. “Venga a vedere”, aggiunse il vecchio e si alzò stancamente. Il postino lo seguì fino ad uno sgabuzzino. il vecchio aprì la porta. “Ma ... ” fece il postino. Lo sgabuzzino traboccava di regali natalizi. Erano tutti quelli dei Natali precedenti. Intatti, con la loro preziosa carta e i nastri luccicanti. “Ma non li ha neanche aperti!” esclamò il postino allibito. “No”, disse mestamente il vecchio. “Non c'è amore dentro”.


Io aggiungo soltanto:
Chissà se i nostri regali ne hanno ....


mancano tre giorni a Natale


domenica 21 dicembre 2008

Ma Voi ...



In questi ultimi giorni avete letto del Natale in diverse parti del mondo con particolarità e curiosità, tante cose simili ma anche tante differenti.
Oggi, quasi in dirittura d'arrivo di questa BlogNovena08, lascio sempre "aperto" questo blog, ma non ad uno solo di Voi, come e successo nei giorni scorsi, ma a tutti Voi ... raccontate qualcosa di particolare che vi è capitato di vivere durante un Natale o qualche abitudine "originale" che vivete ogni anno e che va oltre quelle "solite"; può essere un accadimento, un sentimento, un incontro ... insomma fate voi.
Poi, ognuno di coloro che prenderà parte, risponderà ad aventuali domande da parte degli altri amici blogger che leggeranno...

*** I commenti utili alla causa, verranno pubblicati quanto più in fretta sarà possibile.***

DANIELA
Beh, ti posso dire una tradizione legata all'Immacolata... che precede e inizia qui da me a Castellammare di Stabia le feste di Natale... Nei 12 giorni che precede l'8 dicembre c'è la tradizione di cantare una dolce litania simile ad una preghiera durante la notte invocando la Madonna per ricordare un episodio capitato tantissimi anni fa... era il periodo dell'Immacolata e dei pescatori erano in mare nonostante fosse mal tempo. I familiari a riva per non far perdere loro l'orientamento accesero dei falò sulla spiaggia. All'improvviso un'onda capovolse la loro imbarcazione ed uno dei marinai invocò la Vergine Maria: la Madonna gli apparve e lo salvò. Da allora quel marinaio per grazia ricevuta durante tali giorni passava per le vie della città a cantare questa dolce litania. Col passare degli anni questa ricorrenza è rimasta eseguita da tutti coloro che hanno qualcosa da chiedere alla Madonna e la vigilia dell'Immacolata nei quartieri della città si accendono tanti falò per ricordare quell'evento...


LAURA
Ogni anno partecipo alla realizzazione del presepe meccanico che verrà poi sistemato nella chiesa del mio paese di nascita. Il punto è che tutte le statuine e gli oggetti che vi compaiono sono realizzati a mano da un gruppetto di persone volontarie (tra cui io). Ad essere sincera io sono quella meno esperta, che prende lezione ed impara anno dopo anno (ed ho ancora molto da imparare!). Ogni volta il risultato è strabiliante!


... mancano quattro giorni a Natale ...


Come? Cosa dite? Domani cosa succede?
Ah, beh, domani vedremo!! Sempre alle 22:00.

sabato 20 dicembre 2008

Iniziativa Speciale




Oggi appuntamento "speciale" all'interno della BlogNovena iniziata qualche gorno fa; i Natali del mondo, li lasciamo da parte per oggi e diamo spazio ad una (proposta)iniziativa molto interessante e lodevole, fatta qualche giorno fa tramite il suo blog, dal mio omonimo Andrea. Cliccando sul link e leggendo dal suo blog, capirete di cosa sto parlando.


Intanto, per chi avesse perso i post della BlogNovena dei giorni scorsi, basta cliccare su ogni singolo nome qui di seguito per recuperarli .. Fabio, Maria, Mirtilla, Moky, Federico.


Nell'appuntamento di domani, avremo una parentesi speciale ... ma, vedremo domani di che si tratta.


venerdì 19 dicembre 2008

God Jul och ett Gott Nytt År




***Nel nostro giro alla scoperta del Natale in diverse parti del mondo, oggi, dopo aver varcato l'oceano, torniamo nella nostra europa, andiamo al nord europa e proseguiamo la nostra BlogNovena con una amico blogger italiano ma che vive ormai da tanti anni in Svezia, Federico. Come già successo con gli amici blogger che lo hanno preceduto, sarà lui che, nei commenti, risponderà a tutte le vostre domande e soddisferà tutte le curiosità che avrete in merito al post qui sotto.
Per chi gradisse, può leggere questo post anche in lingua originale, che segue quella in lingua italiana. Un abbraccio a tutti voi.***



Cammino nei vicoli di Gamla Stan, la città vecchia, e la mia immaginazione viaggia nel tempo: chissà com'era Stoccolma...cento, duecento, trecento anni fa...chissà se allora, come oggi, il profumo delle candele si mischiava all'aria fresca e pungente del Baltico...chissà se anche in passato, come adesso, gli intensi aromi del glögg, dei lussekatter, delle mandorle tostate rapivano le narici e turbavano i sensi...

Anche a Stoccolma il Natale comincia presto: già dal mese di novembre i negozi decorano le vetrine a festa, le strade si popolano di gente con buste e pacchi in mano, e i luminari contribuiscono a combattere quella perenne oscurità che contraddistingue le giornate nordiche del periodo.
Ma è solo nella prima settimana di dicembre che i festeggiamenti veri e propri hanno inizio: le finestre e i davanzali delle case si riempiono di candele, di stelle illuminate, di fiori di stagione; le piccole e grandi rivendite cominciano a distribuire i cibi e le bevande tradizionali; e i café, solitamente molto popolati anche durante il resto dell'anno, si riempiono ulteriormente per i fika, i caratteristici incontri tra amici o colleghi a base di caffè, te e dolci.

Il periodo dell'Avvento fa la gioia dei bambini: anche qui è diffuso il Calendario di ventiquattro caselle (ognuna di esse dotata di cioccolatino, dolcetto, o immagine). Il modello del julkalender è stato preso in prestito anche dalla tv pubblica svedese, SVT, che manda in onda quotidianamente, dal 1° al 24 dicembre, una puntata di una fiction prettamente natalizia: quest'anno è il turno di "Skägget i Brevlådan".

Il 13 dicembre è Santa Lucia, una ricorrenza molto popolare da queste parti: la tradizione vuole che ci si svegli prestissimo la mattina, si vada in chiesa per un piccolo rito (solitamente c'è un coro che canta le canzoni tradizionali, con una fanciulla nelle vesti di Lucia), e si esca quando il cielo ospita la prima, tenue luce del giorno (è Lucia che porta la luce, secondo il significato originale). E' per questa occasione che si preparano i buonissimi dolci allo zafferano, i lussekatter (i "gatti di Lucia")!
Certo, chi non vuole aspettare il 13 dicembre può dedicarsi ai dolci anche prima!

Altra ottima idea è darsi ai biscotti allo zenzero, i famosi pepparkakor, con i quali sorseggiare il glögg: un vino aromatizzato da bere caldo, condito solitamente da mandorle e uva secca.

La movimentata routine metropolitana di Stoccolma si ferma, però, solamente il 24: se in Italia il giorno "più importante" è - per ragioni risapute - il 25 dicembre, in Svezia il Natale si festeggia alla sua vigilia! E' quello il giorno in cui le famiglie si ritrovano, per il consueto e tradizionale pranzo, attorno al julbord, la "tavola natalizia": una tavola ricca, e molto particolare...soprattutto perché alcuni cibi si comprano e preparano soltanto per quella ricorrenza. E quindi troviamo le aringhe (sill) preparate in svariatissimi modi (ma rigorosamente crude), il prosciutto di Natale (julskinka), le salsicce (korv), le immancabili polpette (köttbullar), il pane natalizio (julbröd), le patate, il salmone, una sorta di patè di fegato (leverpastej) e tante altre cose. La birra di Natale (julöl) e una specie di cola (julmust) accompagnano le mangiate natalizie degli svedesi...si danno da fare anche loro, insomma!




Sono ancora numerose le case in cui, alle tre del pomeriggio, si guardano alla tv i cartoni animati di Kalle Anka (il nostro Paperino)! Solo più tardi si intonano i canti natalizi tradizionali...anche se quelli cantati dai cori professionisti sortiscono tutt'altro effetto! :-)
Un esempio? Eccolo! "Jul, Jul, Strålande Jul":





Il Natale svedese ha un fascino tutto suo, da provare in prima persona! Magari, il prossimo anno, potete farci un pensierino anche Voi...e se poi nevica, lo spettacolo sarà assicurato! Chissà...forse ci incontreremo in Gamla Stan, tra candele, glögg e lussekatter!
Per quest'anno non mi rimane altro che ringraziare di cuore AndreA per l'ospitalità nel Suo grandioso blog, e augurare a Voi tutti God Jul och Gott nytt år!




Jag går genom Gamla Stans gränder och min fantasi gör en resa i tiden: vem vet hur Stockholm var för hundra, tvåhundra, trehundra år sedan? Vem vet om lukten från stearinljusens blandade sig med den friska och bitande luften från Östersjön på samma sätt då som nu? Vem vet om de starka dofterna från glögg, lussekatter och rostade mandlar hade samma förtrollande effekt i svunna tider som idag?

Precis som i andra städer börjar julen tidigt i Stockholm: redan i november dekoreras skyltfönstrena, gatorna fylls av människor med kassar och paket i händerna och julbelysningen bidrar till kampen mot det eviga mörker som präglar de nordiska dagarna under den här tiden på året. Men först under den första decemberveckan börjar de riktiga festligheterna: fönster och fönsterbläck fylls med adventsljusstakar, adventsstjärnor, julstjärnor, hyacinter; i stora och små butiker börjar man sälja den traditionella maten och dryckerna. Och caféerna, som är välbesökta året om, blir ännu mer fulla med folk som tar en fika, det vill säga en kopp te eller en kopp kaffe och en kaka, i vänners eller kollegors sällskap.

Advent är en glädjens tid för alla barn: även här finns det kalendrar med tjugofyra lyckor (bakom var och en av dessa finns en bit choklad, en sötsak eller en bild). Men även i TV har konceptet kunnat användas. SVT, det svenska publicserviceföretaget, har en egen julkalender. Ett avsnitt sänds varje dag från den första december till den tjugofjärde. Oftast kretsar handlingen kring julen: i år lyder titeln: ”Skägget i Brevlådan”.

Den trettonde december infaller luciadagen, en älskad högtid i denna del av världen. Många firar genom att bege sig till en kyrka tidigt i ottan för att lyssna till en kör vars traditionsenligt klädda sångare sjunger klassiska sånger. När konserten är slut har natten vikit och publiken kommer ut i ett svagt morgonljus (enligt den ursprungliga betydelsen är det Lucia som kommer med ljuset). Till luciadagen bakas ett slags saffransbullar, så kallade lussekatter, men det är förstås möjligt att äta dem även tidigare, om man inte orkar vänta till den trettonde december. En annan god idé är att smaka pepparkakor, en slags småkakor med ingefära i. Därtill kan man ta ett glas glögg, ett kryddat vin som dricks varmt, ofta med mandlar och russin.

Stockholms storstadspuls stannar dock endast den tjugofjärde: i Italien är det den tjugofemte, juldagen, som är den viktigaste dagen, men i Sverige firas julen på julafton. Detta är dagen då familjen samlas för att äta den traditionella lunchen. På det välfyllda julbordet finns flera rätter som man bara äter på julen. Här finns sill i flera utföranden, julskinka, prinskorv, köttbullar, sötlimpa, potatis, lax, leverpastej och mycket mer. Julmaten sköljs ned med julöl och julmust.

I många hem slås TV:n på klockan tre, då SVT visar Kalle Anka. Först senare kan man höra julsånger här och där… För de bästa versionerna står dock de professionella körerna.

Julen i Sverige är något alldeles speciellt, något som var och en borde få uppleva personligen. Kanske kan det vara något för er nästa år. Om det snöar är magin garanterad. Vem vet, kanske ses vi i Gamla Stan, bland stearinljus, glögg och lussekatter. I år tackar jag AndreA för gästfriheten på hans fantastiska blogg och önskar er alla en God Jul och ett Gott Nytt År.


Domani, avremo un appuntamento particolare, un po' differente da quelli vissuti fino ad oggi, ma come sempre non vi dico altro .... (Domani) 20 dicembre ore 22:00 ...


giovedì 18 dicembre 2008

Il Natale in Arizona: Nostalgie e Nuove Tradizioni


***Dopo il giro del mondo dei Natali fatto QUI, oggi proseguiamo la BlogNovena con una amica blogger italiana ma che vive ormai da tanti anni negli States. Sto parlando di Moky, che ci scrive del Natale (molto simpatico), che si trascorre a Sierra Vista, la città dove vive, in ARIZONA. Sarà lei che, nei commenti, risponderà a tutte le vostre domande e soddisferà tutte le curiosità che avrete in merito al post qui sotto.
Per chi gradisse, può leggere questo post anche in lingua originale,
che segue quella in lingua italiana. Un abbraccio a tutti voi.***



E' difficile pensare al Natale e non pensare alla famiglia... genitori, nonni, fratelli, sorelle, nipoti, zii... pranzi e cene luculliane che durano ore, dove tra un boccone e l'altro si chiacchiera, dove i ricordi
scorrono come i vari vini che vengono stappati... il panettone o il pandoro che concludono la parte mangereccia, mentre quella sociale continua finche' qualche bambino comincia a piangere...
Beh, per gli ultimi 15, e con questo 16, Natali, questi per me non sono altro che ricordi, o forse sogni. Si perchè quando ti trovi a vivere a distanze galattiche dalla tua famiglia d'origine, e quella "acquisita" via matrimonio è comunque lontana (perchè questo è il paese dove quando un ragazzo "esce di casa", lo fa sul serio, mettendo centinaia se non migliaia di km tra lui/lei e mammà),beh, il Natale diventa una festa da costruire, dove viene messa in moto la tua creatività e si finisce per mescolare vecchie tradizioni e crearne nuove.

Sono stata fortunata ad aver vissuto in 3 aree degli Stati Uniti completamente diverse l'una dall'altra, ma devo dire che le differenze geografiche comportano ben poche differenze nelle tradizioni celebrate, essendo questa una nazione "giovane", dalle mille sfaccettature etniche, dove tutte le tradizioni servono per creare il filo conduttore nello sviluppo omogeneo di questo paese. Gli Stati Uniti sono una nazione "omogeneizzata", i negozi e ristoranti che trovi nel New York State, li trovi in California, in Alabama, in Texas, in Hawaii... e cosi anche il Natale su una coast è ben poco diverso da quello celebrato sull'altra.
In Arizona, il "bianco Natale" è solo un modo di dire, e anche se la neve arriva qui a Sierra Vista (visto che siamo a 1500mt. di altezza), il solo effetto notabile è di trasformare le Huachuca Mountains in tanti pandori giganti.

Com'è il Natale in Sierra Vista, Arizona?
Allora, a parte le differenze climatiche, non molto dissimile dagli altri Natali che ho trascorso in America, i segnali della festa che vedevo in
California o in New Jersey, sono gli stessi anche qui: ne faccio un elenco, a caso, così come mi vengono in mente:

* Decorazione di albero e casa fatta il weekend dopo il Thanksgiving, con gli "stockings", i calzettoni giganti appesi sul camino...

* Cerimonia di accensione delle luci dell'albero della città (credo che venga fatta un po' dapertutto) con arrivo di Santa Claus (di solito ce la perdiamo perchè la memoria non funziona come dovrebbe...)

* Foto di rito dei bambini con Santa in una delle varie Mall: per ottenerla, è necessario sopravvivere a lunghe code e ai vari strilli dei bambini che non capiscono come mai questo Santa ha un alito all'aglio...

* Maratona di film natalizi, immancabile apuntamento di tutti gli anni cui gli americani sono affezionatissimi, tra cui : "It's a wonderful life" ("La vita e' meravigliosa") del 1946, diretto da Frank Capra, con James Stewart come protagonista; "A Christmas Story" ("Una storia di Natale") del 1983, diretto da Bob Clark; poi i sempre classici "A Charlie Brown Christmas", "Dr. Seuss: how the Grinch stole Christmas", cartone animato tratto dal famosissimo (in America) libro per bambini dallo stesso titolo... Questa è una "tradizione" che cerchiamo di seguire, i film comunque valgono tutti la pena.

* Cosi come in TV, anche alla radio è impossibile farsi scappare che il Natale si avvicina: le canzoni natalizie sono su praticamente tutti i canali fm radio, mischiate con i programmi normali per tutto il mese di dicembre, ma totalmente il 24 e il 25... Io non credo che in Italia abbia mai sentito cosi tante canzoni a tema natalizio nei 27 Natali che ho vissuto li' come in una settimana qui negli US!!!

* Giro per il "neighborhood", il quartiere, per osservare le varie luminarie delle case, che spesso sono sfarzosissime, roba da chiedersi "come fanno a pagare la bolletta elettrica"? Noi siamo sempre piuttosto modesti, paragonati ad altri vicini!

* Tacchino ripieno (ancora!?) o prosciuttone (ham), quest'ultimo con la glassa dolce, per il pranzo di Natale (non per noi, ovvio) è un po' una ripetizione dell'ingrasso appena sopravvisstuto per il Thanksgiving per il resto del cibo...

* Se sei di origine italiana, cena il 24 a base di pesce... mi chiedono sempre se preparo i 7 pesci.... non saprei bene a che tradizione italiana sia ispirata (non quella di "casa mia" a Milano), ma di certo NON la seguiamo (specialmente ora che siamo vegetariani!!)



.....

E' vero, non avremo più Natali innevati, come in New Jersey (dove un paio di volte, siamo anche rimasti bloccati in casa per alcuni giorni...), ma so già come si svolgerà il Natale in casa nostra (dopotutto, ci sono voluti 15 anni di vita insieme per creare "tradizioni" nuove... o quasi!): i bambini si sveglieranno prima dell'alba e si catapulteranno in sala per vedere cosa ha portato Santa Claus, e dopo una veloce suddivisione (questo è mio, questo è tuo), inizieranno il tormentone nel tentativo di svegliare Mommy e Daddy, che non ne vogliono sapere di alzarsi alle 4:30 (soprattutto perchè, dopo la messa delle 19 e dopo aver cenato velocemente, spedito i pargoli a letto alle 21, sono andati a letto dopo mezzanotte per impacchettare/mettere insieme tutti i vari rottami... giochi....): è imperativo farli alzare perchè è proibito aprire i regali senza la presenza dei genitori, quindi lo sforzo per buttarci giù dal letto è ammirevole....
Quando finalmente i poveri vecchierelli decidono che se non si alzano, potrebbero commettere infanticidio, il casino comincia, e chi ha figli sa di cosa parlo.... con i vari "Rudolph the red nose reindeer" e "Jingle Bells rock" come sottofondo, quei pacchetti preparati la notte prima, vengono fatti a pezzi... per la gioia dei gatti che pensano che i vari brandelli di carta siano per loro.
Dopo i vari
"ooh.... aaah" di rito, è necessario fare una pausa per rifocillarsi: Daddy è il responsabile della colazione, che per Natale consiste dei fantastici cinnamon buns, fatti in casa (delle specie di girelle alla cannella coperte di una leggera glassa allo zucchero... aaaah! La goduria!) e cioccolata calda (ricordatevi, la cioccolata calda in America è liquida, non densa come in Italia: i miei parenti quando sono venuti in Italia per il nostro matrimonio e hanno ordinato una cioccolata calda, si sono lamentati perche' non si aspettavano "fudge in a cup"... paese che vai...).

Dopo la colazione, i bambini tornano a contemplare/usare i regali nuovi, mentre Mommy e Daddy tornano a dormire per un altro paio d'ore.... finchè è ora di alzarsi e cominciare a spentolare per il pranzo di Natale. Solitamente Mommy e Daddy se ne fregano del fatto che i 3 pargoli non mangiano che 4 cose, sempre le stesse, quindi hanno gia elaborato un loro personale menù molto creativo, strettamente vegatariano, mentre i bambini mangeranno i vari paninetti o gli avanzi del giorno prima...




Dopo il pranzo, telefonatine skype e non di rito a parenti vari, altro pisolino, giochi di società in famiglia.... cena leggera... da notare che non ci siamo tolti il pigiama tutto il giorno, e questo per me è forse il vantaggio più grosso di essere isolati: niente obblighi, niente doveri, solo una giornata spesa tra di noi, in tranquillità. Certo, sarebbe bello se potessi avere i miei, le mie sorelle con noi a Natale, ma essendo fisicamente impossibile, un Natale tranquillo è un'alternativa che mi soddisfa.



Christmas in Arizona: yearning and new traditions.

It's hard to think of Christmas and not think of family... parents, grandparents, brothers, sisters, nephews, nieces, uncles and aunts... sumptuous dinners, where between one bite and another, we enjoy chatting and where memories flow simply like the wines just uncorked... panettone or pandoro close the "eating" part of the dinner, while the social one keeps on going until one of the kids start crying...

Well, for the last 15, and with this one 16, Christmases, these for me are only memories, possibly dreams. Yes, because when you find yourself living at galactic distances from your family of origin, and the one you acquired via marriage is very far anyway (in this country, when a kid "leaves home", he/she's serious about it, putting hundreds if not thousands of miles between him/herself and his/her own Mommy...), Christmas becomes a holiday to invent, your creativity gets working, and you'll end up mixing old traditions and creating new ones.

I was lucky enough to live in 3 areas of the United States, very different from each other, but I must say that the obvious geographical differences carry very few if no differences in the holiday traditions and how they are celebrated. This is a "young" country, with thousands of ethnic facets, where every tradition is desperately needed to create a guiding thread in the homogeneous development of the nation. The United States is a "homogenized" country, stores and restaurants one finds in New York State are found in California, Alabama, Texas, in Hawaii... and for this same reason, Christmas on one coast is not much different than one on the other.

"White Christmas" in Arizona is only a song or an idiom, and even though the snow will fall in Sierra Vista (as it is at 4600ft/1500mt of altitude), the main notable effect will be to transform the Huachuca Mountains in many gigantic pandori. That’s it. How is Christmas in Sierra Vista, Arizona, then? Well, besides the obvious climatic peculiarity, not unlike any other Christmas I spent in America, the signs of the holiday I used to see in California or in New Jersey, are here as well. Here's a random list of "American" traditions, as they come to my mind as I write:

* The weekend following Thanksgiving, homes are decorated for Christmas (indoor and outdoor), including the "famous" stockings hung by the chimney...

* City Tree Lighting Ceremony, I think every town has one, with the arrival of Santa Claus (which we normally miss, since my memory is getting faultier every year...)


* Ritual photo of the kids with Santa in whatever mall you prefer: to obtain it, it is necessary to survive long lines and the various screeches of the kids who cannot understand why Santa's breath stinks of garlic...


* Christmas movies marathon on TV, inevitable yearly date the Americans love to keep with movies like: "It's a wonderful life" with Jimmy Stewart, "A Christmas story" directed by Bob Clark, and the classic animated "A Charlie Brown Christmas" and "How the Grinch stole Christmas". This tradition we try to follow, those films are worth watching anyway.

* Just like the TV, it's impossible to miss the coming of Christmas on the local radio stations: Christmas songs are part of the regular programming, mixed with "normal" music, for the entire month of December, but on the 24th and 25th they'll take over the entire programs... I believe I can hear more songs about Christmas in 2 days in the States than I've heard in 27 Christmases in Italy!


* Tour of the neighborhood to observe and comment on the outdoor lights and decorations, some of which are way over the top, so much so that one wonders how they can afford the electric bill at the end of the month!! In comparison, we are very modest.


* Stuffed turkey (again!?) or glazed ham, for Christmas dinner (not for us, though...) and all in all a full blown repetition of the fattening events of Thanksgiving


* Apparently, if your background is Italian, Christmas Eve's dinner is a fish based one.... I am always asked if I too prepare the "seven fish dishes"... I have no clue to which Italian tradition this is inspired to (definitely it never happened in my home in Milano), but we do not follow this one, since we're vegetarian!!

...
So, we'll never have a real snowed out Christmas here like in New Jersey, (where a couple of time we got "stranded" at home for a few days), but I can be quite certain of what kind of Christmas we’ll have at our home (after all, it took us 15 years to create new or semi-new traditions!):

the kids will wake up way before the crack of dawn and will catapult themselves into the living room to check if and what Santa brought and, after a quick division of the presents (mine, yours, mine...), they will start tormenting Mommy and Daddy, who have no desire to get out of bed at 4:30 (mostly because, after attending the 7pm Mass, after a very quick dinner, having sent the kids to bed by 9pm, they went to bed past their own bedtime, to finish wrapping and putting together all that crap... toys...): it is imperative to get their butts off bed, because the kids cannot open any present without both parents witnessing the event.... the kids have become quite crafty and inventive in their ways to get us up!
When, at last, the 2 old bags decide they have to get up in order not to commit murder, chaos begins, and who has children knows what I'm talking about... with "Rudolph the red nose reindeer" and "Jingle bells rock" as a soundtrack, those packages so lovingly put together the night before, are ripped into shreds.... while the cats go wild, believing those shreds are theirs to play with! After the ritual "ooh's" and "aaah's", it's necessary to take a break for some needed refreshment: Daddy is responsible for breakfast, which at Christmas consists of wonderful homemade cinnamon buns and hot cocoa, the "American kind", which is very liquid-y, not at all thick and dense the way we like it in Italy (at our wedding in Italy, some of my American relatives ordered "cioccolata calda" and were totally disappointed when something that looked like "hot fudge in a cup" was served to them... when in Rome....)
After breakfast, the kids go back to their new toys, while Mom and Dad go back to their bed, for a couple of hours nap... until it's time to get up again to start cooking and preparing Christmas dinner. As usual, Mom and Dad couldn't care less about the fact that their 3 kids only eat 3 things, and always the same, so they elaborate a very creative menu, strictly vegetarian. The kids will feast on fresh bread and on leftovers anyway! After the "banquet", a few skype calls to family and friends all over the world, another nap, then board games for the family, light dinner... all the while, we have kept our jammies on, and to me this is one of the biggest advantages of being so isolated from the rest of the family: no duties, no obligations, just a day spent with each other in peace and tranquillity. Sure, it would be great to have my parents, my sisters and everybody with us for Christmas, but being physically impossible, a quiet Christmas is a satisfying alternative.


Domani, nel nostro viaggio tra i Natali che vivono altri blogger in giro per il mondo, torneremo in europa, avremo con noi un amico blogger che ci parlerà del Natale da ... beh, questo lo scoprirete domani, se vi va ... come al solito non aggiungo altro ... (domani ) 19 dicembre ore 22:00 ...

mercoledì 17 dicembre 2008

Natale ... Nel Mondo



*** Come vi ho anticipato ieri, dopo due giorni in cui abbiamo aperto una finestra sul natale tedesco QUI e sul natale argentino QUI, oggi abbiamo con noi, una amica blogger italianissima e che ci illustrerà un po' di Natali in sparsi nel pianeta ...
Lascio lo spazio che si merita a Mirtilla, sarà Lei la padrona di casa fino a domani e quindi sarà lei che, nei commenti, risponderà a tutte le vostre domande e soddisferà tutte le curiosità che avrete in merito al post qui sotto. Un abbraccio a tutti voi. ***




Con vero piacere quest'anno vi guiderò alla scoperta del Natale, come viene vissuto e celebrato in alcuni degli angoli piu'remoti del mondo. Scopriremo cosi affinità e diversità, ma su tutto la voglia di celebrare e sentirsi più uniti e vicini grazie a questa festività.

Partiamo dall'Alaska, qui buona parte dei Cristiani dell' Alaska celebra il Natale il 25 dicembre, come accade da noi e in tutti gli Stati Uniti. Tutte le case vibrano al suono delle canzoni tradizionali, si inizia con quelle a sfondo religioso come l' Aleut e si termina poi con canti gioiosi. Nell'allietare la serata il padrone di casa offre ciambelle, biscotti, dolciumi, piruk, o torte a base di pesce, e spesso salmone affumicato...siamo sempre in Alaska!!! I bambini poi vagano di casa in casa per cercare una stella colorata su un polo lungo, accompagnando la ricerca con canti gioiosi.





Dall'altra parte del mondo, in Africa, gli abitanti del Congo si preparano al Natale vivendo intensamente la giornata, cominciano con gruppi di cantanti che ininterrottamente passeggiano per il villaggio ... capita spessissimo che le persone possono essere svegliate da un gruppo di cantanti. In Africa il Natale viene vissuto come giorno d'amore , usano poi, curiosamente, festeggiare l'8 o 9 il compleanno di Gesù e non il 25 Dicembre come accade un po'in tutto il mondo.






Il Natale in Africa Meridionale inceve è una vera e propria festa d'estate. A dicembre infatti l'estate meridionale regala giorni solari e caldi, questo porta a festeggiare il Santo Natale sulle sponde di spiagge, fiumi e per i piu'alternativi presso pendii di montagna ombreggiati. Le scuole vengono chiuse e le lezioni sospese, è uso accamparsi il giorno di Natale e quindi allontanarsi dai propri villaggi. In Africa Meridionale non c'è neve, il paesaggio natalizio non è da "bianco Natale", al contrario coloratissimo!!! Sono tantissimi i fiori, coltivati o selvatici che proprio in questo periodo sono nel pieno del rigoglio e fioritura.

Nelle piccole città o capitali le case vengono decorate con rami di pino, tutti hanno l'abete di Natale decorato in casa, i bambini poi usano, la vigilia di Natale, appendere le loro calze per ricevere i doni da Babbo Natale molti sudafricani festeggiano con un ricco banchetto, la cena tradizionale si svolge a base di tacchino, arrosti di manzo, riso giallo con uve passate e tanti altri piatti dedicati a questa festosa giornata. Dopo pranzo, nel pomeriggio, tutte le famiglie si dedicano a giochi e balli.



In Ghana, sono le chiese ad annunciare l'arrivo del Natale grazie alle bellissime e colorate decorazioni che espongono. Questa festività coincide con il raccolto di cacao e questo permette di festeggiare due eventi, oltre quello religioso si celebra anche la ricchezza del territorio. Il giorno della vigilia di Natale i bambini marciano per le strade cantando inni gioiosi natalizi. Di sera tutti si recano in chiesa ad assistere alla Santa Messa e rappresentazioni religiose.




In Liberia il Natale si festeggia con l'intero clan, si scambiano doni, semplici e manufatti. Per la cena tutti si siedono a cerchio attorno al focolare, dividono il pasto composto da riso, manzo e biscotti, si mangia tutti insieme per condividere questo momento di gioia. Nel pomeriggio e in tarda serata i cieli vengono colorati da fuochi d'artificio.





In Bangladesh, gli uomini dei villaggi cristiani tagliano, qualche giorno prima, gli alberi di banana per poterli poi ripiantare lungo i percorsi che portano alle chiese e fuori delle loro case. Gli uomini si adaggiano sulle foglie enormi degli alberi di banana per formare un arco, fanno dei piccoli buchi nei poli di bambù, li riempiono con petrolio e li lanciano attraverso gli archi, creando cosi dei rudimentali fuochi d'artificio.





Passiamo in Australia, qui il Natale è caldo, molto caldo. Infatti mentre l'emisfero settentrionale è nel pieno inverno, gli australiani cuociono al sole estivo. Non è insolito avere per loro un caldo Natale, sui 30 gradi Celsius o 100 gradi Fahrenheit. Un pasto tradizionale natalizio Australiano include una cena a base di tacchino, con prosciutto e carne di maiale.
Nelle decorazioni natalizie spesso viene aggiunta una piccola pepita d'oro, chiunque trovi questo ogetto godra' di buona fortuna.

A pranzo invece i nostri australiani festeggiano al Bondi Beach nei Sobborghi Orientali di Sydney, qui ogni anno migliaia di persone e sopratutto turisti, festeggiano il natale facendo surf al mare!!
Su molte spiaggie Santa Claus arriva infatti a cavallo del surf!!
Chi invece vuole passare il giorno a casa, impegnerà a giornata nuotando in una piscina,
giocando a Cricket sul cortile posteriore e svolgendo tante altre attività all'aperto. Il caldo permette agli australiani di godere una tradizione che cominciò nel 1937, migliaia di persone si raggruppano a Melbourne per cantare le loro canzoni di Natale. Di sera la città è illuminata da tantissime candele, Sydney e gli altri centri diventano veri capolavori a Natale. Il Natale peggiore di Australia si tenne nel 1974, quando un terribbile Ciclone, chiamato Tracy, devastò tutto il territorio settentrionale e più di 60 persone furono uccise.






Torniamo in Europa, precisamente in Belgio, qui ci sono due Santa Claus . C'è St. Nicholas e Pari Noel. St Nicholas fa visita per ben due volte ai bambini,dapprima il 4 dicembre, svolgendo una piccola "ricognizione" a caccia dei bambini che sono stati buoni e quelli che sono stati invece piu'monelli. Se i bambini sono stati buoni lui ritorna il 6 dicembre con i doni, se sono stati cattivi porta loro dei ramoscelli che lascia nelle scarpe o in cesti.
Pari Noel invice visita i bimbi di lingua francese, va in giro per le case col suo amico Fouettard e si informa su come si sono comportati i bambini, se sono stati buoni o cattivi. Se i bimbi sono stati buoni ricevono cioccolati e dolciumi se sono stati cattivi ricevano anche lorouna manciata di bastoni. In entrambi i casi il Natale si celebra il 6 Dicembre. Tantissime torte speciali vengono preparate e cotte al forno.
Il 25 Dicembre si celebra invece la nascita di Gesù Cristo,in questo giorno i bambini trovano i regali sotto l'albero di Natale, questi vengono aperti dopo la tradizionale messa o dopo pranzo.





Dopo i salti nel mondo che ci ha fatto fare Mirtilla, domani torniamo a concentraci su un Natale in particolare, dopo il Natale argentino illustrato da Maria, rimarremo oltreoceano con una amica che ci illustrerà il Natale ... beh, lo scoprirete domani quale ... tutto questo (domani) 18 dicembre ore 22:00 ...



martedì 16 dicembre 2008

Natale In Una Città Argentina




***Come anticipato ieri, oggi ci presenta "un Natale in giro per il mondo" una amica blogger argentina, Maria, che ci scrive del Natale (diverso dal nostro), che si trascorre a Federación, la città dove vive. Sarà lei che, nei commenti, risponderà a tutte le vostre domande e soddisferà tutte le curiosità che avrete in merito al post qui sotto. Per chi gradisse, può leggere questo post anche in lingua originale, che segue quella in lingua italiana. Un abbraccio a tutti voi.***



Natale in una città argentina.

Quando penso a Natale immagino la neve. Anche se nella città dove abito le feste si vivono con tutto il caldo dei 35° o 38ºC dei primi giorni d'estate. Fortunatamente possiamo avere qualche notte più o meno fredda.



La mia città non si adorna con le luci come succedeva fino a qualche anno fa. Qualcosa si è perso dietro il consumismo e la pazzia degli ultimi giorni dell'anno. In ogni casa, a partire dall' 8 dicembre (festa della Madonna), c'è un albero nel giardino, pieno di luci e colori; mentre in ogni negozio le vetrine sono addobbate. Durante questi giorni si respira un'aria differente. Mi sembra che il tempo si ferma.

A Federación viviamo le feste con tranquillità. A volte siamo un po noiosi. Beh … forse. Ci sono coloro che assistono alla messa e dopo si riuniscono con la famiglia, senza fare baldoria. C'è chi non esce di casa perchè gli piace il silenzio e la pace.



Qui non abbiamo la tradizione dei canti natalizi e nemmeno delle grandi riunioni. Siamo come una grande famiglia che si incontra per strada e si saluta. Ognuno preferisce vivere le feste con i propri cari.

La notte del 24 al 25 si mangia molto. Nonostante viviamo in un clima caldo, il cibo delle feste ha tante calorie come se dopo la gente dovesse attraversare una tormenta di neve. Arrosto, agnello, maialino ... Acompagnati da diverse insalate , vino, la birra, e il sidro di mele.



Si mangia, si beve… Si beve e si mangia fino a tardi. Dopo qualcuno ricorda che manca il dolce, che può essere macedonia (o clericó quando si ha del sidro), gelato, o tutte due. Non è molto differente d'altri luoghi.

Alle 12 il tradizionale brindisi con sidro, il panettone ed il torrone. Nel mezzo i fuochi d'artificio, i claxon e i cani che abbaiano e non sanno dove nascondersi per via degli scoppi.

L'alba del 25 dicembre è dei giovani, chi escono a ballare fino alle 7 o le 8 della mattina. Io, invece di lasciarmi trasportare dal rumore e dai festeggiamenti, preferisco dormire e godere della tranquilità dei primi giorni delle vacanze.





Navidad en una ciudad argentina.

Cuando pienso en Navidad veo nieve. Aunque en la ciudad donde vivo las fiestas se viven con todo el calor de los 35ª o 38º de los primeros días de verano. Afortunadamente podemos tener alguna
que otra noche más o menos fresca.

Mi ciudad ya no se adorna con luces come hace algunos años. Algo se ha perdido detrás del consumismo y la locura de los últimos días del año. Así pues cada casa y cada negocio tienen, desde el 8
de diciembre (fiesta de la Virgen), su árbol en el jardín, lleno de luces y colores, y las vidrieras adornadas. Durante algunos días se respira un aire diferente. Me parece que el tiempo se detiene.

En Federación vivimos las fiestas con tranquilidad. A veces podemos ser un poco aburridos. Bueno ... tal vez. Están quienes asisten a misa y luego se reunen con la familia, sin hacer escándalos. Y
estamos quienes non salimos de casa porque nos gusta el silencio y la paz.

Aquí no tenemos la tradición de los villancicos. Somos como una gran familia que se ve en la calle y se saluda. Cada uno prefiere vivir la Navidad con los suyos.


La noche del 24 al 25 de diciembre se come demasiado. En un clima cálido, la comida de las fiestas tiene tantas calorías como si la gente tuviera que enfrentar una tormenta de nieve. Asado, cordero, lechón ... Acompañados de distintas ensaladas, el vino y la cerveza que nunca faltan y, por supuesto, la sidra.

Se come y se bebe... Se bebe y se come hasta muy tarde. Después alguno recuerda que falta comer el postre, que puede ser ensalada de frutas o clericó (cuando tiene sidra), helado o los dos juntos.
La mesa navideña no es mu diferente de otros lugares.

A las 12 de la noche el brindis tradicional con sidra, el pan dulce y el turrón. En el medio los fuegos artificiales, las bocinas y los perros que ladran y no saben dónde esconderse.


El amanecer del 25 es de los jóvenes, quienes salen a bailar hasta las 7 u 8 de la mañana. Yo, en cambio, sólo quiero dormir y gozar de la tranquilidad de los primeros días de vacaciones.



Domani, avremo un altra amica blogger, stavolta italianissima; l'appuntamento sarà un po' differente da i primi due che avete letto fino ad ora, infatti avremo la possibilità di leggere diverse curiosità e particolarità del Natale di diversi luoghi ma ... come al solito non aggiungo altro ... (domani 17 dicembre ore 22:00) ...