Credo conosciate il proverbio che fa da titolo al post di oggi; bene, servirà per la storia che Vi racconterò. Sempre per la comprensione della storia Vi devo rendere partecipi del nome sardo del FICO D'INDIA, che vedete nella foto su in alto: frutto buonissimo e caratteristico del mediterraneo, anche se originario del Messico e zone limitrofe. Aggiungo anche che bisogna prestare molta attenzione nello sbucciare questi frutti per non fare incetta di spine, finissime e piccole che entrano nelle dita che è una bellezza...si fa per dire eh!! Al contrario le "foglie" della pianta che somigliano come vedete a delle pale, hanno delle spine lunghe, dure e "dolorose al tatto"!!! Comunque dicevo, il nome in sardo, fico d'india diventa FIGU MORISCA, forse perché in Sardegna lo impiantarono i mori, ma questa è una mia deduzione...se c'è qualcuno che lo sa, ce lo faccia sapere... Ma non perdiamo di vista il post di oggi, LA STORIA. Ora avete i "parametri" per capirla fino in fondo... DUE AMICI. Questa è la storia di due grandi amici, Antonio e Carlo, si conoscevano fin da piccoli e avevano frequentato assieme la scuola dell'obbligo e il catechismo. Ora le loro strade si erano divise nel momento della scelta della facoltà da seguire. Dopo alcuni mesi in cui non si vedevano ne si sentivano, in occasione di una pausa di ambedue dalle rispettive facoltà Antonio decide di chiamare Carlo. Carlo è felicissimo della telefonata e spiega ad Antonio che lo ha preceduto di poco. Dopo una mezz'ora di chiacchierata al telefono, Carlo, considerando il pomeriggio primaverile, (quasi estivo) e molto soleggiato propone una passeggiata ad Antonio, che non ci pensa due volte e accetta. Si danno appuntamento di lì a poco per questa passeggiata nella campagna non lontana dalle loro abitazioni... Arrivati alla campagna iniziano a camminare lungo le strette stradine campestri tortuose, polverose e delimitate da lunghi filari di fichi d'india. Si raccontavano tutto delle loro differenti esperienze, nuovi amici, professori e tutto il resto. Ad un certo punto mentre ridevano divertiti dal racconto appena concluso da Carlo, Antonio riesce a strappare alcune spine da una foglia di fico d'india e le lancia verso Carlo, ma senza colpirlo. Per tutta risposta e senza cattiveria, Carlo stacca mezza foglia di fico d'india e la lancia verso Antonio, però questa volta colpendolo e ferendolo ad un braccio. A quel punto finiti i sorrisi, Antonio stacca una foglia di fico d'india, intera e carica di spine, la lancia verso Carlo, lo colpisce in pieno sulla schiena e lo uccide.....MORALE DELLA STORIA : CHI DI FIGU FERISCA, DI FIGU MORISCA !!! Eh, scusate, ma oggi andava così....buona giornata!
domenica 21 ottobre 2007
Chi Di Spada Ferisce Di Spada Perisce
12.07.07
Credo conosciate il proverbio che fa da titolo al post di oggi; bene, servirà per la storia che Vi racconterò. Sempre per la comprensione della storia Vi devo rendere partecipi del nome sardo del FICO D'INDIA, che vedete nella foto su in alto: frutto buonissimo e caratteristico del mediterraneo, anche se originario del Messico e zone limitrofe. Aggiungo anche che bisogna prestare molta attenzione nello sbucciare questi frutti per non fare incetta di spine, finissime e piccole che entrano nelle dita che è una bellezza...si fa per dire eh!! Al contrario le "foglie" della pianta che somigliano come vedete a delle pale, hanno delle spine lunghe, dure e "dolorose al tatto"!!! Comunque dicevo, il nome in sardo, fico d'india diventa FIGU MORISCA, forse perché in Sardegna lo impiantarono i mori, ma questa è una mia deduzione...se c'è qualcuno che lo sa, ce lo faccia sapere... Ma non perdiamo di vista il post di oggi, LA STORIA. Ora avete i "parametri" per capirla fino in fondo... DUE AMICI. Questa è la storia di due grandi amici, Antonio e Carlo, si conoscevano fin da piccoli e avevano frequentato assieme la scuola dell'obbligo e il catechismo. Ora le loro strade si erano divise nel momento della scelta della facoltà da seguire. Dopo alcuni mesi in cui non si vedevano ne si sentivano, in occasione di una pausa di ambedue dalle rispettive facoltà Antonio decide di chiamare Carlo. Carlo è felicissimo della telefonata e spiega ad Antonio che lo ha preceduto di poco. Dopo una mezz'ora di chiacchierata al telefono, Carlo, considerando il pomeriggio primaverile, (quasi estivo) e molto soleggiato propone una passeggiata ad Antonio, che non ci pensa due volte e accetta. Si danno appuntamento di lì a poco per questa passeggiata nella campagna non lontana dalle loro abitazioni... Arrivati alla campagna iniziano a camminare lungo le strette stradine campestri tortuose, polverose e delimitate da lunghi filari di fichi d'india. Si raccontavano tutto delle loro differenti esperienze, nuovi amici, professori e tutto il resto. Ad un certo punto mentre ridevano divertiti dal racconto appena concluso da Carlo, Antonio riesce a strappare alcune spine da una foglia di fico d'india e le lancia verso Carlo, ma senza colpirlo. Per tutta risposta e senza cattiveria, Carlo stacca mezza foglia di fico d'india e la lancia verso Antonio, però questa volta colpendolo e ferendolo ad un braccio. A quel punto finiti i sorrisi, Antonio stacca una foglia di fico d'india, intera e carica di spine, la lancia verso Carlo, lo colpisce in pieno sulla schiena e lo uccide.....MORALE DELLA STORIA : CHI DI FIGU FERISCA, DI FIGU MORISCA !!! Eh, scusate, ma oggi andava così....buona giornata!
Credo conosciate il proverbio che fa da titolo al post di oggi; bene, servirà per la storia che Vi racconterò. Sempre per la comprensione della storia Vi devo rendere partecipi del nome sardo del FICO D'INDIA, che vedete nella foto su in alto: frutto buonissimo e caratteristico del mediterraneo, anche se originario del Messico e zone limitrofe. Aggiungo anche che bisogna prestare molta attenzione nello sbucciare questi frutti per non fare incetta di spine, finissime e piccole che entrano nelle dita che è una bellezza...si fa per dire eh!! Al contrario le "foglie" della pianta che somigliano come vedete a delle pale, hanno delle spine lunghe, dure e "dolorose al tatto"!!! Comunque dicevo, il nome in sardo, fico d'india diventa FIGU MORISCA, forse perché in Sardegna lo impiantarono i mori, ma questa è una mia deduzione...se c'è qualcuno che lo sa, ce lo faccia sapere... Ma non perdiamo di vista il post di oggi, LA STORIA. Ora avete i "parametri" per capirla fino in fondo... DUE AMICI. Questa è la storia di due grandi amici, Antonio e Carlo, si conoscevano fin da piccoli e avevano frequentato assieme la scuola dell'obbligo e il catechismo. Ora le loro strade si erano divise nel momento della scelta della facoltà da seguire. Dopo alcuni mesi in cui non si vedevano ne si sentivano, in occasione di una pausa di ambedue dalle rispettive facoltà Antonio decide di chiamare Carlo. Carlo è felicissimo della telefonata e spiega ad Antonio che lo ha preceduto di poco. Dopo una mezz'ora di chiacchierata al telefono, Carlo, considerando il pomeriggio primaverile, (quasi estivo) e molto soleggiato propone una passeggiata ad Antonio, che non ci pensa due volte e accetta. Si danno appuntamento di lì a poco per questa passeggiata nella campagna non lontana dalle loro abitazioni... Arrivati alla campagna iniziano a camminare lungo le strette stradine campestri tortuose, polverose e delimitate da lunghi filari di fichi d'india. Si raccontavano tutto delle loro differenti esperienze, nuovi amici, professori e tutto il resto. Ad un certo punto mentre ridevano divertiti dal racconto appena concluso da Carlo, Antonio riesce a strappare alcune spine da una foglia di fico d'india e le lancia verso Carlo, ma senza colpirlo. Per tutta risposta e senza cattiveria, Carlo stacca mezza foglia di fico d'india e la lancia verso Antonio, però questa volta colpendolo e ferendolo ad un braccio. A quel punto finiti i sorrisi, Antonio stacca una foglia di fico d'india, intera e carica di spine, la lancia verso Carlo, lo colpisce in pieno sulla schiena e lo uccide.....MORALE DELLA STORIA : CHI DI FIGU FERISCA, DI FIGU MORISCA !!! Eh, scusate, ma oggi andava così....buona giornata!
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